Fondazione Luigi Bon
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Aquileia Mater

Zuglio
Area archeologica del Foro Romano
08 / 09
Domenica 8 Settembre 2019 - Ore 19:00

Giovanni Falzone tromba e flicorno
Alfonso Deidda clarinetto basso e sax contralto
Marco D'Orlando percussioni
Glauco Venier pianoforte

 

Ensemble Sentieri selvaggi
Piercarlo Sacco violino I
Daniele Richiedei violino II
Elena Favilla viola
Aya Shimura violoncello

 

Musiche di Glauco Venier

La Decima Regio, fondata nel 181 a. C. da Augusto con capitale Aquileia, viene ricordata come la seconda Roma, la città d'oro, centro di fondamentale importanza sia dal punto di vista strategico e militare, che artistico e culturale, come conferma il Concilio d’Aquileia del 381. S. Girolamo afferma: Aquileienses clerici uti chorus beatorum habentur, a dimostrazione che la vita musicale e liturgica era tenuta in altissima considerazione, con eccellenti teorici e cantori da superare per qualità compositiva ed interpretativa la schola romana, centro di studio da cui nacquero anche i primi discanti che porteranno alla definizione della prima polifonia. Il progetto Aquileia Mater realizzato dal compositore e pianista friulano Glauco Venier, con la partecipazione d’insigni musicisti internazionali e della prestigiosa etichetta mondiale ECM, mira al recupero e alla valorizzazione della vasta ed importante cultura musicale antica del Friuli, mediante la rielaborazione in chiave contemporanea di monodie della tradizione aquileiese e cividalese. Attraverso la traduzione e la trascrizione di antichi codici friulani, in collaborazione con importanti musicologi e storici, si creeranno dei leitmotiv sui quali rimodellare con scritture ed arrangiamenti contemporanei queste importanti sequenze antiche, fondanti e fondamentali per tutti i campi dell’arte musicale.

Per il concerto munirsi di plaid o cuscini per sedersi sull’erba

Area archeologica del Foro Romano

Fondato pochi decenni prima di Cristo lungo la riva destra del torrente Bût, a poca distanza dal Passo di Monte Croce Carnico e dal confine con il Norico, Zuglio deriva il suo nome dalla città romana di Iulium Carnicum, alla quale gli studiosi attribuiscono un ruolo importante nell’ambito dei traffici commerciali tra l’area adriatica e l’area a nord delle Alpi. Della realtà urbana antica oggi si può visitare il Foro, cuore pulsante della città, scavato a più riprese a partire dall’Ottocento e situato a breve distanza dal Civico Museo Archeologico. L’impianto della piazza con il tempio posto nella parte settentrionale e la basilica civile affacciata sul lato meridionale riproduce con fedeltà il modello del Foro di Cesare a Roma. Da quest’area provengono le più significative testimonianze artistiche finora note dell’ insediamento che si inseriscono nella migliore tradizione bronzistica romana dell’Italia settentrionale.

 

Fotografia di Ulderica Da Pozzo

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