Giovedì 15 luglio al Teatro Tenda:
ospite una grande formazione corale e orchestrale
Apre con un concerto speciale la trentesima edizione di Carniarmonie, nel nome del sacro e più precisamente nelle sacralità del Duca nero del jazz Duke Ellington, giovedì 15 luglio alle ore 20.30 al Teatro Tenda di Illegio (prevendita e info a Palazzo Frisacco di Tolmezzo, 0433 41247, candonifrisacco@gmail.com, unico concerto a pagamento unitamente al Don Pasquale a Tolmezzo dell’8 agosto). Saranno infatti i tre concerti sacri, scritti tra il 1965 e il 1973, che l’autore commentò come «la cosa più importante che io abbia mai fatto», a risuonare nel teatro all’aperto illegiano, interpretati da una larga ed eterogenea formazione: l’Abbey Town Jazz Orchestra, il Coro del Friuli Venezia Giulia e The Nuvoices Project, con Laura Giavon voce solista, il ballerino Mattia Dusatti e la direzione di Paolo Paroni. Una produzione nata in collaborazione con l’Ert, con cui il Festival dei Festival da diversi anni realizza importanti sinergie, che non mancheranno certo in questa edizione che conta ben 54 concerti, fino al 5 settembre, in trenta comuni tra Carnia, Valcanale, Canal del Ferro e quest’anno anche Austria.
Il concerto di Illegio darà voce a questa originale antologia di Ellington, riarrangiata nella scrittura corale e in numerosi altri dettagli dagli svedesi Hoybye e Petersen, sulla base dei dischi originali. Queste composizioni comprendono tutte le idee del grande innovatore americano, tecniche e pratiche stilistiche acquisite presentando anche nuovi elementi come l’uso del coro, il free e modal jazz e influenze del gospel e rock. In quest’opera, che considerò la sua ultima missione, cercò di infondere la sua personale preghiera, rendendo attraverso i testi, dalle sacre scritture e di sua composizione, l’immagine ecumenica di un Dio senza colore razziale, vicino ad ogni uomo. Un debutto di rassegna sintesi della trasversalità del festival che offre concerti di alta qualità nei generi più vari: classica, jazz, world music, contaminazioni, contemporanea.