Il MEDICAL UNIVERSITY CHOIR DI GDAŃSK è uno dei cori accademici più antichi della Polonia. Durante la sua lunga storia, il coro ha vinto diversi primi premi a concorsi e festival nazionali ed internazionali, quali Knokke (Belgio), Middlesborough (Inghilterra), Cork (Irlanda), Arezzo (Italia), Spittal an der Drau (Austria), Warna (Bulgaria), Tolosa (Spagna).
I premi più recenti e prestigiosi sono stati: il primo premio al decimo Festival nazionali di musica religiosa a Rumia (Polonia) nel 1998, il primo premio al diciannovesimo Festival internazionale della musica della chiesa ortodossa a Hajnówka (Polonia) nel 2000, 3 premi importanti al diciassettesimo Festival International dei cori accademici IFAS 2002 a Pardubice (Repubblica Ceca), “Europa Cantat” Barcelona (Spain) nel 2003, medaglie d’oro e d’argento nella quarta edizione dei Giochi Olimpici per Cori a Xiamen (Cina) nel 2006, medaglie d’oro e d’argento e Grand Prix al Festival Internationale di Ohrid (Macedonia) nel 2008.Il coro ha tenuto concerti in 27 paesi, quali: Austria, Belgio, Bosnia, Bulgaria, Canada, Cina, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Filippine, Francia, Spagna, Olanda, Irlanda, Jugoslavia, Lituania, Macedonia, Germania, Portogallo, Romania, Russia, Svezia, USA, Italia, Vaticano, Gran Bretagna, Ungheria.
Pieve di Santo Stefano
La presenza umana sul colle di Cesclans è confermata a partire almeno dai primi secoli dell’età romana. Rimane indecifrabile il tipo di insediamento (residenziale, fortifcato, di culto) di cui si sono rinvenute poche ma eloquenti tracce, che potrebbe essersi protratto fino al III secolo d.C.
Eretta su un relitto di tomba monumentale romana risalente al IV-V secolo, la Pieve di Santo Stefano, per come oggi noi la conosciamo, testimonia tracce architettoniche risalenti all’VIII-IX secolo. Si presuppone l’esistenza di una cinta fortificata, su cui si poggiavano strutture residenziali e magazzini.
Nell’Antiquarium sottostante la Pieve, sono raccolti ed esposti rari reperti archeologici esito delle ricerche avvenute durante il restauro della Pieve avvenuto dopo il terremoto.
Fotografia di Ulderica Da Pozzo