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Umbria Ensemble

Zuglio
Pieve di San Pietro in Carnia
06 / 08
Lunedì 6 Agosto 2018 - Ore 20:45

Umbria Ensemble

Angelo Cillini, Cecilia Rossi violino
Luca Ranieri viola
Maria Cecilia Berioli violoncello
Claudio Mansutti clarinetto

 

J. N. Hummel Quartetto per clarinetto e archi S 78

O. Respighi Antiche danze ed arie per liuto, III Suite per archi

L. Bernstein Sonata per clarinetto e pianoforte

West Side Story Suite rivisitazione di Valter Sivilotti

Quartetto d’archi e clarinetto, un quintetto tra i più amati per le possibilità di colore, tempra, tessitura, che si riscontrano, nelle composizioni di famosi autori come Mozart, Weber, Meyerbeer, Brahms, Reger, Hindemith. L’Umbria Ensemble, con la partecipazione del clarinettista solista Claudio Mansutti, utilizza questa magica formazione per rendere omaggio a Leonard Bernstein, nel centenario della sua nascita. In prima assoluta il compositore Valter Sivilotti rielabora la Sonata per clarinetto e pianoforte e crea una breve rivisitazione su alcuni famosi temi tratti dalla Suite dal balletto West Side Story. Lo precedono il quintetto dell’austriaco Hummel e la III Suite, di Ottorino Respighi tratta dalle Antiche danze e arie per liuto. Il compositore italiano, nel 1931, trascrisse liberamente brani per liuto del XVI e XVII secolo per quartetto d’archi, componendo tre cicli di forme di danza, di cui l’ultimo che ascolteremo è composto da: Italiana, Arie di Corte, Siciliana e Passacaglia. L’Umbria Ensemble e Claudio Mansutti, solisti e docenti di chiara fama, tengono concerti e tournée nei principali festival e stagioni internazionali.

Pieve di San Pietro in Carnia

Fondato pochi decenni prima di Cristo lungo la riva destra del torrente Bût, Zuglio, il cui nome in origine era Iulium Carnicum, è un antico centro romano nato molto probabilmente durante il proconsolato di Giulio Cesare (58-49 a.C.). Di mirabile bellezza la Pieve matrice di San Pietro, la cui configurazione gotica attualmente esistente, ad un’unica navata e tre altari, fu voluta nel 1312 dal patriarca di Aquileia.

Al suo interno troviamo l’ancona lignea di Sant’Antonio Abate, in stile rinascimentale, racchiusa in due incorniciature barocche e attribuita a Gian Domenico Dall’Occhio e la pala dell’altare maggiore di Domenico da Tolmezzo. Il Cristo ligneo del 1550, situato nell’architrave dell’arco principale, misura quasi due metri di altezza ed è opera di bottega nordica. All’esterno, il portico ha subito dei rimaneggiamenti, ma sopravvive la bifora romanica. Il pianoro che si incontra all’inizio della salita, verso la Pieve, ha una storia molto antica, ogni anno, in questo luogo, nella ricorrenza dell’Ascensione, si svolge il rito del “Bacio delle Croci”.

 

Fotografia di Ulderica Da Pozzo

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