Una panoramica di canti popolari italiani sul tema dell’emigrazione “per non dimenticare” SARA MODIGLIANI nel 1972 inizia l’attività di studio della musica contadina e popolare italiana, ed in particolare del Lazio, collaborando con esperti etnomusicologi dell’Università di Roma, e con personalità del mondo musicale e culturale come Giovanna Marini, Diego Carpitella, Alessandro Portelli. Grazie a questa attività acquisisce esperienza nelle tecniche di canto contadino e dei “modi” della tradizione musicale a trasmissione orale. A quegli anni risale la fondazione, insieme ad altri musicisti, del gruppo il “Canzoniere del Lazio”, che è stato all’avanguardia nella diffusione e rielaborazione della musica folk del Lazio, con spettacoli e concerti di rilevanza nazionale.
FELICE ZACCHEO è uno tra i migliori mandolinisti e chitarristi nel panorama attuale della musica per corde e a plettro. Eclettico studioso, suona anche la chitarra portoghese e altri strumenti popolari. Nel campo della musica classica fa parte dell’ “Ensemble Mereuer” una formazione nata con l’intento di proporre ad un più vasto pubblico il repertorio dedicato agli strumenti a plettro. Il gruppo propone un repertorio che va dal classicissimo ‘700 ai giorni nostri, senza dimenticare quello più tradizionale, il napoletano, puntando l’attenzione su originali trascrizioni e arrangiamenti che, inaspettatamente risultano adatti a questa timbrica. Felice Zaccheo negli ultimi anni si è dedicato con passione all’accompagnamento della musica popolare, in particolare del centro-Italia e del sud. Suona anche la chitarra elettrica in formazioni di musica folk-rock nordamericana.
Palazzo Veneziano
Malborghetto-Valbruna è una località montana situata a poca distanza dagli impianti sciistici di Tarvisio. È un ottimo punto di partenza per escursioni, trekking, camminate e ciaspolate. Tra i luoghi culturali di maggiore interesse si ricorda il cinquecentesco Palazzo Veneziano che ospita il Museo Etnografico, dove storia, peculiarità ambientali e tradizioni del territorio, vengono raccontati in un ricco percorso accuratamente allestito. Di fronte al palazzo è ubicata la chiesa della Visitazione di Maria e Sant’Antonio risalente al XIII secolo. Divenne parrocchia nel 1484 per volontà del vescovo di Bamberga, allo scopo di riunire tutti i borghi di etnia tedesca in un’unica cappellania. L’attuale costruzione risale probabilmente al 1560 circa, ma ha subito diversi rimaneggiamenti e restauri successivi.
Fotografia di Ulderica Da Pozzo