Da Vivaldi a Janacek, dal Barocco italiano al Novecento ceco, passando attraverso la Polonia di Wieniawski e l’Inghilterra di Elgar. Il filo conduttore sono gli archi, una famiglia di strumenti tra i più rappresentativi e fondanti le forme e il gusto musicale d’Occidente. Ad eseguire il concerto una formazione d’eccezione, nata come scuola di perfezionamento per giovani e talentuosi strumentisti ad arco, particolarmente nota come orchestra da camera di alto livello, ospite in concerti di rilevante prestigio. Il programma si muove tra virtuosismo, brillantezza, serenità e riflessione. Dall’Amoroso di Vivaldi, alla rilettura per archi del Faust di Gounod, dalle delizie della Serenata di Elgar fino al ciclo di danze della Suite di Janacek. Un excursus vibrante ed appassionato, dove il Settecento italiano trova risposta nelle evoluzioni stilistiche di grandi autori che si sono dedicati con grande profitto alla definizione di nuove estetiche compositive per gli archi.
L’Orchestra d’archi Accademia Arrigoni è composta da giovani talenti impegnati nell'approfondimento della pratica strumentale e orchestrale, seguendo lo spirito della grande scuola violinistica di tradizione russa. Ha al suo attivo diversi concerti in Italia e all'estero e vanta collaborazioni con già affermati solisti, tra i migliori d’Europa.
Domenico Mason si è diplomato brillantemente in violino al Conservatorio Tomadini di Udine. Si è perfezionato con Vernikov, Berinskaja, Volochine e con Fuks presso l’Indiana University di Bloomington. Ha collaborato con numerose orchestre ed ha all’attivo concerti di musica da camera come membro del Trio Corelli.
Christian Sebastianutto, dopo il diploma al Conservatorio Tomadini di Udine con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale, si è perfezionato con importanti didatti, tra cui Vernikov alla Scuola di Musica di Fiesole e recentemente si è diplomato con il massimo dei voti e la lode ai Corsi di Perfezionamento dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Svolge un’intensa attività concertistica per rinomate istituzioni internazionali.
Chiesa di San Floriano
Completamente circondato da boschi, Raveo non presenta testimonianze storiche precedenti al XIV secolo. Il territorio è stato oggetto di insediamenti fin dall’epoca preromana, come hanno dimostrato i recenti scavi archeologici sul Monte Sorantri che hanno evidenziato l’esistenza di un villaggio celtico. Inserito nell’ambito del Parco delle Colline Carniche, presenta una rete di percorsi che toccano luoghi naturalistici ed aree storiche. Raveo è caratterizzato dalla presenza di numerose botteghe artigiane ed è conosciuto per i biscotti tipici. Costruita su progetto dell’architetto Domenico Schiavi, la chiesa di San Floriano conserva all’interno dipinti del pittore locale Antonio Taddio e dei F.lli Filipponi di Udine, oltre a statue in legno del XVIII secolo di pregevole fattura.
Fotografia di Ulderica Da Pozzo