L’estetica musicale per violino e per organo tra tardo umanesimo e barocco, attraverso preludi, toccate, fantasie e tempi di danza, di derivazione tedesca, italiana, olandese e ceca. È questo in sintesi il tema conduttore del concerto del duo praghese Iva Kramperová e Pavel Svoboda, per esecuzioni solistiche e in duo tra le risonanze della splendida Pieve di Santa Maria di Gorto di Ovaro, la quale accoglie tra tante rarità, anche un pregevole organo a firma del liutaio carnico Giovanni Battista De Corte, originario di Ovasta, realizzato nel 1778.
Il repertorio mira in particolare ad evidenziare le particolari qualità di stampo improvvisativo che caratterizzano le composizioni del periodo, tra gli inizi del XVII e la metà XVIII secolo, oltre che le qualità virtuosistiche richieste agli interpreti per l’esecuzione di opere dal grande fascino, ma dalla non di facile resa, garantita comunque dalla perizia e dalla solidità tecnica degli artisti ospiti.
La violinista Iva Kramperová laureata all’Academy of Performing Arts a Praga, insegna ora presso il Conservatorio di Pardubice. Ha vinto il premio della Czech Music Fund per la migliore esecuzione di musica contemporanea. Ha ottenuto premi anche al Leos Janacek International Music Competition e al Beethoven´s Hradec Music Competition. È primo violino e solista dell’orchestra "Barocco sempre giovane". Con questo ensemble ha svolto oltre 100 concerti. Ha inciso diversi cd e registrato per la Radio e Televisione Ceca.
Pavel Svoboda è considerato il miglior organista della Repubblica Ceca. Ha vinto il Primo premio all’ International Organ Competition in Opava e all’ International Performing Competition. Nel 2013 ha vinto il 3° Premio in Germania presso l’Internationale Orgelwoche in Korschenbroich. Ha partecipato a numerosi festival sia in Cechia che in Germnia, Belgio, Slovacchia, Polonia, Spagna e Cina. Collabora con l’orchestra "Barocco sempre giovane". Nel 2014 ha registrato un cd sull'organo storico Dobruška (1727).
Pieve di Santa Maria di Gorto
Collocata su uno sperone di roccia c’è la Pieve di Santa Maria di Gorto, uno degli edifici più antichi di tutto il Friuli. La chiesa viene citata in documenti del 1136 e del 1299, ma l’origine sembrerebbe essere più antica, come dimostra il ritrovamento sul posto di elementi scultorei attribuibili a un luogo di culto risalente all’VIII secolo. La Pieve si presenta come una basilica a tre navate e custodisce pregevoli e rare antichità come gli affreschi del XII – XIII secolo raffiguranti la parabola evangelica delle dieci Vergini. Poco distante la Pieve si trova il complesso turistico ambientale di Aplis con il Museo del legno e della Segheria Veneziana, un’esposizione faunistica e l’Hotel Ristorante Aplis, meta ideale di ristoro.
Fotografia di Ulderica Da Pozzo