Un percorso attraverso la musica popolare di due popoli che sulla strada nascono e vivono, si muovono attraverso storie, tradizioni e abitudini. Questo concerto percorre il repertorio tradizionale della musica Kletzmer, la musica degli ebrei dell’est Europa, della musica gypsy, la musica tradizionale degli zingari Manouche e degli zingari Rom, con alcune presenze di musica balcanica. Due popoli, gli ebrei e gli zingari, che sulla strada hanno vissuto, hanno suonato e cantato; due popoli senza patria ma con lingue e tradizioni forti che ne hanno fatto comunque un popolo a tutti gli effetti, senza bisogno di frontiere, due popoli che hanno fatto della pace e della libertà la loro bandiera.
Emilio Vallorani flautista, tastierista, percussionista, compositore, arrangiatore, nei suoi 35 anni di carriera ha effettuato percorsi musicali diversi, seguendo una ricerca personale ricca e profonda. A 11 anni la sua prima rock-band, a 20 anni si diploma in flauto traverso e successivamente studia composizione, direzione musicale e musicologia al conservatorio di Milano. Vince concorsi internazionali, suona in orchestre e in numerosi gruppi da camera. La conoscenza nel 1994 di Moni Ovadia rappresenta una vera e propria “folgorazione” professionale. Con Ovadia diventa un “musicista saltimbanco”, condizione che lo soddisfa appieno. Diventa musicista in scena e direttore musicale della Moni Ovadia Stage Orchestra. Da qualche anno, sta ricercando altri ambiti musicali (cinema, canzone d’autore, ricerca popolare), di cui il Kletzbal Trio né rappresenta l’ultima espressione.
Salvatore Sansone da anni si occupa di musica Klezmer. Fonda i “Dire Gelt” nel 1993 con cui ha una intensa attività concertistica in Italia e all’estero, e con cui incide due CD (“Klezmer Music & Yiddish Songs”, 1996, e “Sevastopol”, 2002). Collabora per alcuni anni con il sestetto di musiche balcaniche “TriMuzike”, con cui incide un disco. Collabora inoltre in alcuni spettacoli con Moni Ovadia. ed è presente come accompagnatore musicale del quartetto vocale “Bleu di Prussia”. A livello teatrale collabora con le compagnie teatrali “Rosaspina” e “Cantharide” e più recentemente con Stefano Vitocchi (in arte Vito), Luciano Manzalino (gemelli Ruggeri) e Massimo Macchiavelli (Fraternal Compagnia).
Gianluigi Paganelli collabora con diverse orchestre lirico-sinfoniche italiane, sceglie ben presto di dedicarsi anche ad altri generi musicali. Da qui le collaborazioni jazzistiche con i Jazz Chromatic Ensemble e Nexus con cui ha inciso nel 2001 l’album “Seize the Time!” vincitore della classifica di “Musica Jazz”. Nella musica leggera ha partecipato al tour “Da Me a Te” di Claudio Baglioni; mentre nel 2002 incide con i Quintorigo alcuni brani dell’album “In Cattività”. Nella musica da camera collabora con: “Quinte Eccedenti”, “Petronius Brass Ensemble”, “Fantasy Brass” (con cui vince diversi concorsi nazionali e internazionali). Attualmente è membro dei quintetti di ottoni “Made in Brass”, “Golliwogg Brass” e “Bim Bum Brass”. Dal 2004 entra a far parte del sestetto di musica klezmer “Dire Gelt”.