Da sempre Mario Brunello ama la sperimentazione, il confronto, la ricerca, lo studio di ciò che è sconosciuto, diverso, mettendo in atto processi in grado di avvicinare culture e mondi lontani. Lo fa musicalmente con il suo violoncello, il violincello e altri strumenti che recupera dalla storia, e lo fa fisicamente, raggiungendo mete spesso insidiose come le vette dell’Himalaya, assieme al suo inseparabile strumento. In questo nuovo concerto, i dialoghi con altre culture li intraprende in compagnia della riconosciuta cantante e attrice Francesca Breschi e di Gevorg Gourgeni Dabaghyan tra i più famosi suonatori di duduk, strumento tradizionale armeno ad ancia doppia, e tra i massimi conoscitori della cultura musicale armena. “Danze, Lacrime e Lamentazioni” un titolo che configura tutta la mistica racchiusa in questo progetto, che unisce autori europei del periodo umanista e barocco, come Monteverdi, Dowland e Bach, con compositori contemporanei italiani, Salvatore e Sollima, e autori di origine armena come Sharafyan, Yekmalian, Padre Komitas. Un patrimonio sonoro e poetico che si riverbera nelle diversità di secoli, latitudini, significati, sfuggendo ai corsi e ricorsi della storia e proponendosi sempre con inesauribile energia.
Chiesa di Santo Stefano
Nella frazione di Piano d’Arta meritano una visita la chiesa parrocchiale, edificata nel 1781 e dalla singolare forma ottagonale, che è opera degli architetti tolmezzini Domenico e Angelo Schiavi; la chiesetta di San Nicolò degli Alzeri, sorta nel XIII secolo accanto a un rifugio per i monaci guerrieri e per i pellegrini diretti in Terra Santa; e quella di Santo Spirito a Chiusini, la cui costruzione venne decisa, secondo la tradizione, da due abitanti dell’antico borgo Chiusini, contenente al suo interno affreschi risalenti al XV secolo.
Fotografia di Ulderica Da Pozzo