Fondato nel 1945, da sempre coro a voci maschili, il Coro Polifonico di Ruda ha tenuto concerti in tutto il mondo: dal Canada alla Russia, dagli USA alla Mongolia, dalla Cina alle Filippine e in tutti i paesi europei. Custode della tradizione musicale friulana, il coro si è in particolare distinto nello studio del repertorio romantico e contemporaneo. Il suo livello artistico è stato premiato ai più importanti concorsi internazionali con primi premi vinti a Gorizia, Arezzo, Roma, Vittorio Veneto, Orvieto, Riga, Ravenna, Tallin, Graz, Vienna, Linz e Shaoxing, 21 dei quali con la direzione di Fabiana Noro. Di particolare interesse la collaborazione con I virtuosi italiani per la produzione dei “I Canti rocciosi” di Giovanni Sollima. Della sua storia e del suo “far coro” si è interessata una major romana che ha realizzato la docufiction ‘Là dove senti cantare… fermati’. Il coro partecipa ai festival internazionali più importanti e collabora con artisti pop, rock e folk italiani e stranieri come le recenti performance con Remo Anzovino e Kati Garbi. Fabiana Noro con il Diapason chamber choir ha ottenuto il diploma di eccellenza al concorso internazionale di canto corale Cesare Augusto Seghizzi di Gorizia (1980) mentre successivamente ha lavorato con il coro dell’Ente Lirico Pierluigi da Palestrina di Cagliari in diverse produzioni lirico-sinfoniche. Dal 2003 dirige il Coro Polifonico di Ruda, formazione maschile, con il quale ha effettuato concerti in tutto il mondo anche in collaborazione con orchestre e artisti internazionali. È stata premiata come miglior maestro ai concorsi internazionali Anton Bruckner di Linz e Franz Schubert di Vienna dove ha vinto anche un premio speciale per la migliore interpretazione di un brano del grande musicista viennese. Oltre alla direzione corale, svolge un’intensa attività concertistica in Italia ed all’estero come maestro collaboratore.
Abbazia di San Gallo
L’Abbazia di San Gallo fu fondata nel 1085 dal patriarca di Aquileia Federico di Moravia e consacrata dal patriarca Ulrico di Eppenstein nel 1119.
La storia della millenaria Abbazia ci ricorda momenti di splendore quali quelli citati nel documento del 1250 dell’Abate Ghiberto, con la minuziosa descrizione del complesso, a momenti nefasti quali quello del 1400 con il saccheggio da parte delle truppe di Ludovico di Teck, fino alla soppressione della stessa nel 1884 e l’acquisizione dei conti Mangilli - Leoni, fino al terremoto del 1976 e del 2001.
Oggi l’Abbazia dall’omonimo colle domina la vallata e incuriosisce lo sguardo del turista. Il sito abbaziale meta di pellegrini e visitatori si presenta con la chiesa, il chiostro, la Torre delle Prigioni e l’Antiquarium, piccolo museo dove sono stati raccolti i resti ritrovati nel sito abbaziale di epoca romana e altomedioevale.
Fotografia di Ulderica Da Pozzo