Cosa hanno a che vedere, tra loro, Cole Porter e Ruben Blades, Gardel e il fado portoghese, il folklore venezuelano e Lionel Hampton? Apparentemente... nulla o forse il fatto che appartengano – compositori o cantanti o generi diversi che siano – alla Storia della musica, con la S maiuscola. Come affermano i due musicisti ideatori del progetto che riunisce tali molteplici e variegate componenti, Clara Rivieri e Juri Dal Dan: “Ci siamo resi conto che avevamo dentro di noi un repertorio di musiche “dell’anima”, antiche e suggestive, che da sempre ci accompagnano, nella vita e nella nostra esperienza di musicisti. Abbiamo così pensato di condividere le emozioni che queste meravigliose canzoni suscitano in noi: esse ci affascinano e ci commuovono per la loro tuttora attuale bellezza”. Di nuova formazione il “Clara Rivieri e Juri Dal Dan Octet” si avvale di musicisti di prim’ordine provenienti dal mondo jazzistico e dalla musica classica, si è esibito in rassegne musicali quali: Jazz Loft 2013 presso il Teatro Verdi di Pordenone, VI Festival Pianistico Internazionale 2014 presso il Teatro Miela di Trieste, riscuotendo un grande successo di critica. L’ottetto ha in previsione l’uscita nei prossimi mesi del suo primo CD già registrato dal titolo: In The Still Of The Night. Juri Dal Dan musicista compositore, studia Jazz dai 15 anni in poi con Armando Battiston, Glauco Venier, Paolo Birro, Renato Chicco, Francesco Bearzatti, Marc Abrams. Partecipa due volte al concorso Europeo di Vienne in Francia al quale accede tramite selezione. Attualmente lavora a più progetti musicali: Juri Dal Dan Trio, Clara Rivieri Octet, Pordenone Jazz Big Band, e con Federico Missio nell’ambito del cinema muto. Nel 2005 arriva in finalissima al concorso Internazionale Massimo Urbani. Ha pubblicato diversi CD: l’ultimo uscito è “Solitudini” dello Juri Dal Dan trio, pubblicato da artesuono. È stato più volte ospite su RAI Radio 1 a diffusione regionale, su Radiocapodistria e su RAI Radio 3. Nel gennaio 2009 viene definito dalla prestigiosa rivista Jazz Magazine “Una delle nuove promesse del pianoforte jazz italiano”. Vince insieme a Federico Missio il concorso Giovani Musicisti Europei 2009 al Festival Internazionale del Cinema Muto Musicato dal Vivo, Strade del Cinema di Aosta. Il disco “Solitudini” viene premiato dalla rivista Jazzit come uno dei migliori dischi italiani 2012 nell’ambito del referendum nazionale e internazionale Jazzit Awards 2012.