C’è il Belgio, la Spagna, l’Armenia, la Francia, la Russia e la Germania nelle atmosfere romantiche di Oliver Lakota e Veronika Böhmova. Artisti eccezionali tanto quanto l’insolita formazione strumentale, tromba e pianoforte, per un concerto di raro ascolto. Atmosfere romantiche sono un viaggio tra le più ampie sonorità delle corde percosse e le vibrazioni del più acuto tra gli ottoni, attraverso paesi e culture, per un recital che offre la possibilità di conoscere un repertorio troppo spesso trascurato, degno però di figurare tra le pagine più note dei duo più frequenti. L’Ottocento europeo, caucasico e russo viene messo a confronto in un dialogo costituito da studi, tempi di suites, fantasie e capricci, valzer e concerti, vocalizzi dall’effetto ora avvolgente ora tagliente, complice la materia timbrica derivata dall’incontro dei due strumenti e la nota stilistica propria di ogni autore. Il virtuosismo di Charlier, le atmosfere evocative di Albeniz e Arutjunjan, l’estravaganza di Parés, l’esotismo di Ravel, la carica emotiva di Rachmaninoff, le visioni di Hartmann, sono il tracciato di un viaggio musicale capace di dipanare i confini in favore di un’emozione condivisa e vibrante.
Oliver Lakota è un trombettista austiaco che si è diplomato all’Anton Bruckner University di Linz, proseguendo poi gli studi di perfezionamento sotto la guida di Bo Nilsson in Svezia. Si esibisce come solista e in ensemble nei più prestigiosi teatri e sale da concerto del mondo, come nel 2014 alla Carnegie Hall di New York. Collabora con importanti orchestre come la Radio Symphony Orchestra di Pilsen, l’Orchestra Sinfonica del Messico, la Budapest Symphonoy Orchestra e la Vienna International Orchestra.
Veronika Böhmova è una pianista ceca che si è diplomata alla Hochschule für Musik Carl-Maria von Weber di Dresda, sotto la guida di Arkadi Zenzipér, e alla Prague Music School nella classe di Ivan Klánský. Ha conseguito vittorie in importanti concorsi internazionali, tra cui il secondo posto all’Anton G. Rubinstein Competition di Dresda nel 2012 e al Queen Elizabeth Competition di Brussels nel 2010. Tiene regolari concerti con riconoscute formazioni orchestrali in Europa, USA, Messico, Giappone e Cina.
Pieve di Santa Maria Maddalena
Invillino è uno dei più antichi borghi della Carnia, unica frazione del comune di Villa Santina.
Sul colle che la caratterizza, il Col Santino, sorge la Pieve di Santa Maria Maddalena, tra le più antiche dell’Arcidiocesi di Udine. La chiesa attuale, a impianto romanico, risale al XV secolo e si ritiene opera del mastro Stefano del fu Simone di Mena, carpentiere di Venzone. Al suo interno si può ammirare il polittico ligneo di Domenico da Tolmezzo, il maggior intagliatore friulano del Quattrocento.
Il comune di Villa Santina è inoltre rinomato per la produzione di tessuti caratteristici in lino, tappeti e arazzi.
Fotografia di Ulderica Da Pozzo