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INCANTO

Cercivento
Pieve di San Martino
19 / 08
Giovedì 19 Agosto 2021 - Ore 20.30

TRIO OPERA VIWA
SILVIA MARTINELLI soprano
FABIO TARUSCHIO flauto
ANDREA TROVATO organo

 

Musiche di G. Donizetti, A. Vivaldi, G. F. Händel, A. Lucchesi, W. A. Mozart, V. Bellini 

La nostra montagna è disseminata di organi storici meravigliosi, opere d’arte di pregio spesso dimenticate. A Cercivento potremo ascoltare un organo della seconda metà del secolo XVIII attribuito al locale Angelo Morassi che nel 1753 rifece quasi completamente un organo “comprato a Udine per la chiesa...”. Lo strumento è stato poi restaurato dalla Ditta Cav. Francesco Zanin di Gustavo Zanin di Codroipo nel 1983.

Il trio Opera Viwa ci offrirà l’ascolto di brani famosi e alcuni di rara esecuzione. L’ensemble si è formato nel 2007 ed è frequentemente ospite di importanti manifestazioni internazionali, come il Festival Internazionale Mellieha Nights di Malta, la 2. Adenauer Stationenweg (Germania), il Festival Riflessi d’Arte del Lago di Como, il Brianza Classica, Rovinj Ljetni Festival (Croazia), Festival Concert Classics L’Escala-Empúries e Festival Sant Pere de Rodes (Spagna).

Di recente uscita il nuovo CD del Trio Opera Viwa, dal titolo La Flûte Enchantée per l’etichetta giapponese Da Vinci Edition, comprendente opere originali per soprano, flauto e pianoforte, di cui alcune in prima registrazione assoluta.

Pieve di San Martino

Si tratta di un edificio settecentesco affiancato da un campanile cuspidato con sagomature nella torre. In seguito al terremoto del 1976 è stato ristrutturato con interventi radicali che ne hanno in parte mutato il precedente aspetto. Tra le opere d'arte più significative presenti nella pieve, sull'altare maggiore (scolpito nel 1749 dal gemonese Sebastiano Pischiutti) troviamo due statue di pregevole fattura, raffiguranti San Giovanni Battista e San Filippo Neri (trasformato in San Martino con l'espediente di mitria e pastorale posticci), firmate dallo scultore veneziano Francesco Bonazza (1729-1770) e comperate a Venezia. Il pulpito settecentesco fu invece indorato nel 1726 da Girolamo Agnese. Oltre alle sculture di Cristo e degli Evangelisti, scolpite con mano sicura e capace, vanno apprezzate le originali decorazioni (a forma di foglie e grappoli d'uva) che hanno quasi la funzione di colonne divisorie fra i vari riquadri. Si noti inoltre la secentesca tela con i Santi Rocco, Leonardo, Gottardo e Sebastiano e, in alto, la "Madonna con Bambino tra nubi"; troviamo inoltre un grazioso quadretto ex voto del 1655 con la Madonna della Cintura e una tela raffigurante il transito di San Giuseppe. Spicca, inoltre, l’organo antico di Angelo Morassi con 27 canne disposte a cuspide con ali convergenti.

 

Fotografia di Ulderica Da Pozzo

Il Friuli Venezia Giulia e le sue montagne hanno infinite ricchezze da scoprire!

 

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