La chiusura della trentesima stagione del festival Carniarmonie viene affidata simbolicamente a una grande solista e a una giovane compagine di assoluto livello, a testimonianza di un percorso artistico fortemente voluto di commistione tra artisti affermati e promettenti giovani artisti. Maria Solozobova, che ci farà ascoltare il celeberrimo quinto concerto di Mozart, è nata a Mosca e ora vive in Svizzera, fu nominata spalla dell’Orchestre de la Suisse Romande ancor prima di completare i suoi studi. Ha vinto diversi prestigiosi concorsi musicali internazionali, ad esempio il Concorso Johannes Brahms in Austria (primo premio e premio speciale del pubblico 2000), il Concorso W. A. Mozart di Zurigo (primo premio 2005), il Concorso Tibor Varga (2009) e il Premio Rodolfo Lipizer.
Maria Solozobova è una delle violiniste più rinomate della sua generazione. La sua brillante carriera l’ha già portata nelle migliori sale da concerto del mondo, tra cui la Tonhalle di Zurigo, lo Stadtcasino Basel, la Victoria Hall di Ginevra, la Berliner Philharmonie, la Koelner Philharmonie, la Great Hall del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, la Konzerthaus di Vienna collaborando tra gli altri con M. Argerich, M. Maisky, Y. Bashmet, M. Joao Pires, V. Ashkenazy. Seconda parte tutta dedicata alla musica inglese che ondeggia tra il tardo romanticismo e atmosfere che ricordano le colonne sonore.
Chiesa di Santo Stefano
Nella frazione di Piano d’Arta meritano una visita la chiesa parrocchiale, edificata nel 1781 e dalla singolare forma ottagonale, che è opera degli architetti tolmezzini Domenico e Angelo Schiavi; la chiesetta di San Nicolò degli Alzeri, sorta nel XIII secolo accanto a un rifugio per i monaci guerrieri e per i pellegrini diretti in Terra Santa; e quella di Santo Spirito a Chiusini, la cui costruzione venne decisa, secondo la tradizione, da due abitanti dell’antico borgo Chiusini, contenente al suo interno affreschi risalenti al XV secolo.
Fotografia di Ulderica Da Pozzo