Fondazione Luigi Bon
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Trio Opera Viwa

Ovaro
Pieve di Santa Maria di Gorto
05 / 08
Lunedì 5 Agosto 2019 - Ore 20:45

Silvia Martinelli soprano
Fabio Taruschio flauto
Andrea Trovato pianoforte
 

Musiche di  W. A. Mozart, K. Kummer, J. Benedict, F. Liszt, C. Saint-Saëns, C. Ciardi, G. Donizetti, M. Ravel, L. Delibes / A. Van Leeuwen, B. Godard

Dal Mozart sacro dei Vesperi solenni al Ravel del Flauto incantato, attraverso autori tra i più noti dell’Ottocento con loro opere esemplari. Come il sonetto pianistico di Liszt ispirato a Petrarca, il Flauto invisibile di Saint-Saëns, Donizetti tra una Sonata e un Gloria, L’usignolo di Delibes nella versione dell’olandese van Leeuwen. Compositori assieme ad altri del periodo, che pur oscurati al tempo dalla gloria dei più celebri, meritano oggi senza dubbio il dovuto riconoscimento. Come i tedeschi Kaspar Kummer e Julius Benedict, l’italiano Cesare Ciardi, il francese Benjamin Godard, con opere cameristiche dove il flauto, la voce di soprano e il pianoforte, ora in trio, ora in duo o in veste solista, si alternano tra composizioni dal carattere programmatico pieno di effetti, tra canzoni, scherzi e idilli. A ragionare questo speciale programma è un ensemble altrettanto esclusivo, il Trio Opera Viwa, attivo nella diffusione musicale e nella sensibilizzazione dei giovani alla musica. Ha svolto fin dalla sua formazione una fiorente attività concertistica sia in Italia che all’estero, con repertori che spaziano dalla musica da camera originale per flauto, soprano e pianoforte, alle american songs, senza trascurare la musica antica e il belcanto.

Pieve di Santa Maria di Gorto

Collocata su uno sperone di roccia c’è la Pieve di Santa Maria di Gorto, uno degli edifici più antichi di tutto il Friuli. La chiesa viene citata in documenti del 1136 e del 1299, ma l’origine sembrerebbe essere più antica, come dimostra il ritrovamento sul posto di elementi scultorei attribuibili a un luogo di culto risalente all’VIII secolo. La Pieve si presenta come una basilica a tre navate e custodisce pregevoli e rare antichità come gli affreschi del XII – XIII secolo raffiguranti la parabola evangelica delle dieci Vergini. Poco distante la Pieve si trova il complesso turistico ambientale di Aplis con il Museo del legno e della Segheria Veneziana, un’esposizione faunistica e l’Hotel Ristorante Aplis, meta ideale di ristoro.

 

Fotografia di Ulderica Da Pozzo

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