Sono il non plus ultra della fisarmonica e provengono da Russia, Italia e USA, maestri del mantice in particolare di bajan, fisarmonica cromatica e bandoneón. Da anni come ormai di tradizione Sauris ospita, nella Settimana della Fisarmonica, organizzata dal Coro Zahre di Sauris, per la direzione artistica di Peter Soave, queste eccellenze. Viene così rinvigorita la passione innata delle genti di montagna per lo strumento popolare tra i più amati, la cui estrema versatilità lo rende protagonista non solo della musica di folklore, ma anche del jazz, della classica, del crossover e della popular music. Gemelli, Lavrov, Pitocco, Semionov e Soave, assieme al Rucner String Quartet, ensemble croato, saranno i protagonisti di un concerto dove i solisti si alterneranno e si incontreranno nel nome di compositori tra i più rappresentativi della fisarmonica, secondo varie declinazioni. Dal barocco di Bach all’eclettismo di Stravinsky, attraverso il Tango Nuevo di Piazzolla, l’Onda Nueva di Romero, con inoltre composizioni originali degli stessi interpreti, che oltre ad essere a livello interpretativo dei maestri indiscussi, sono anche straordinari compositori. La fisarmonica quando la sentiamo ci stringe il cuore, ha scritto Marquez in un suo celebre elogio e ciò accadrà all’ennesima potenza con questo cenacolo di artisti.
Sala Gradoni Kursaal
Sauris, "Zahre", nell’idioma locale, è un meraviglioso borgo montano costellato da tipici caseggiati, malghe e pascoli, la cui verde conca è dominata da cime dolomitiche che si rispecchiano nelle acque del lago. Il nome della località è legato a quello del suo squisito prosciutto crudo, leggermente affumicato secondo la ricetta della tradizione saurana. Ideale per accompagnare il prosciutto è la birra locale. Paesaggi incantati e le particolarità del dialetto locale, oltre al Carnevale, fanno di Sauris una perla alpina tra le più amate.
Fotografia di Ulderica Da Pozzo