È la montagna il centro nevralgico del nuovo progetto There’s No Mountain High Enough - Aiàr par lis montagnis, dei The NuVoices Project, una eclettica formazione corale diretta dal pianista Rudy Fantin, autore tra l’altro degli arrangiamenti di tutte le composizioni in programma. Un repertorio appositamente pensato per le nostre montagne, tra profondità e altezze, oltrepassando i confini, stili musicali e tradizioni. Dai canti immortali come Signore delle Cime di Bepi De Marzi a brani che uniscono il ricordo del terremoto in Friuli alla contemporaneità, come A van sisilis di De Marzi e Picotti, assieme agli inni della tradizione friulana, tra cui Cisilute di Garzoni, Stelutis alpinis di Zardini. Tutto questo nell’incontro con opere di compositori contemporanei, come Cjalcjut di Marco Maiero, brani dei Queen e Beethoven, quest’ultimo simbolo dell’unione universale fra i popoli, ripresi in chiave moderna. A coronare questa virtuosa eterogeneità, brani classici del repertorio Gospel o afroamericano come For Every Mountain di Smallwood e There’s No Mountain High Enough resa celebre da Marvin Gaye e Tammi Terrell.
Sala l’Alpina
Comeglians è uno dei borghi autentici d’Italia. Per molti anni, grazie alla sua posizione strategica alla confluenza di tre valli, fu un centro importante per la raccolta e la distribuzione del legname. Nelle borgate del paese ci sono alcuni palazzi storici come Cjasa Botêr e Palazzo De Gleria. Situata su uno sperone roccioso è la Pieve di San Giorgio (XIV secolo), al suo interno custodisce preziosi mobili in legno e arazzi di origine tedesca. È raggiungibile da Comeglians tramite un sentiero che si inerpica nel bosco. Invece dalla frazione di Tualis parte una suggestiva strada che risale il Monte Crostis. È la Panoramica delle Vette, un itinerario molto apprezzato dagli appassionati di ciclismo che raggiunge quota 1900 m. regalando una vista mozzafato sulle montagne circostanti.
Fotografia di Ulderica Da Pozzo