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Misa Criolla

Socchieve
Pieve di Santa Maria Annunziata di Castoia
12 / 08
Domenica 12 Agosto 2018 - Ore 20:45

Ensemble La Chimera
Barbara Kusa voce solista Luis Rigou voce solista, flauti andini
Margherita Pupulin violino Sabina Colonna Preti viola da gamba
María A. Saturno violoncello, viola da gamba
Simon Drappier contrabbasso Carlotta Pupulin arpa
Juan José Francione charango Eduardo Egüez chitarra, vihuela, tiorba, percussioni
Coro del Friuli Venezia Giulia

 

Musiche di:

C. Zuola, E. Egüez, B. Corona, C. Orosco, A. Ramírez

La Misa Criolla o Misa de Indios è una ragionata silloge di brani antichi, pensata come un vasto e articolato percorso che si snoda attraverso la storia dell’altipiano andino, lungo la meseta del Collao fino al Perù, Bolivia e Cile. Lo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano, così scrisse a proposito dei nativi: “scoprirono che erano indiani, che vivevano in America, che erano nudi, che il peccato esisteva e che dovevano obbedienza a un re e regina di un altro mondo e a un dio di un altro paradiso”. In questo senso, questa Messa indigena, composta da brani di autori di varia estrazione e da antichi codici, è un lungo viaggio che parte dalla cultura pre-colombiana fino alla cultura dei nostri giorni, per focalizzare l’immensa ricchezza del sincretismo religioso dell’America Latina. Protagonisti il Coro del FVG, ospite dei più importanti festival internazionali, e l’Ensemble La Chimera, nato come consort di viole da gamba e poi ampliato secondo varie declinazioni che vede nei suoi fondatori Louis Rigou e Eduardo Egüez, gli iniziatori di nuovi stili dove integrare antiche e rinnovate sonorità, per giungere ad affascinanti incroci geografici e cronologici. Opera piena di suggestioni, nella Misa Criolla convivono strumenti della tradizione occidentale e orientale, per un atto di preghiera universale e condiviso.

Pieve di Santa Maria Annunziata di Castoia

Nota con il toponimo di Castoia, quella di S. Maria Annunziata è una delle più belle pievi della Carnia. Nel luogo in cui sorge, si ricordano tre edifici religiosi: S. Stefano (VI secolo), S. Michele (VII secolo) e S. Maria (IX-X secolo). I più antichi verranno distrutti dopo il terremoto del 1700, la più recente sarà trasformata nell’attuale pieve.

All’interno diversi capolavori: la pala della Madonna degli Angeli opera del pittore carnico Nicola Grassi (1741, altare maggiore), il battistero con vasca in pietra del XIV secolo e la statua lignea dell’Assunta realizzata da F. Demetz (1912). Da visitare l’ antico cimitero e la Maina affrescata da Gianfrancesco da Tolmezzo alla fine del XV secolo.

 

Fotografia di Ulderica Da Pozzo

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