Uno degli ensemble d’archi italiani più apprezzati al mondo, con la partecipazione straordinaria del celebre violinista italo-serbo Teofil Milenkovic, in una delle pievi carniche più ammirate per storia e bellezza. È questo il concerto d'ouverture della venticinquesima edizione di Carniarmonie che apre il festival con un avvincente percorso cameristico, dal barocco al contemporaneo. Incentrato sui grandi compositori e virtuosi italiani, assieme a Mozart e de Sarasate, il programma musicale mette a dialogo Vivaldi, Tartini e il salisburghese nella prima parte, come espressione della ricerca formale tra Sei e Settecentesco, e le evoluzioni romantiche, tardoromantiche e contemporanee di Paganini, de Sarasate e Piovani. Un concerto dove è la melodia a fare da padrona, sostenuta da soluzioni armoniche paghe di un’orecchiabilità che ammicca al divertimento, al piacere, alla bellezza, complici le incantevoli sonorità degli archi e le sane bizzarrie del più puro virtuosismo.
L'ENSEMBLE VIVALDI de I Solisti Veneti è una formazioni cameristica composta dai più popolari interpreti de I Solisti Veneti fondati nel 1959 da Claudio Scimone, giunti al vertice dei valori mondiali con oltre 5.500 concerti, 350 registrazioni e la partecipazione ai massimi festival internazionali e la ricchezza di varie iniziative editoriali, culturali e promozionali di alto livello artistico.
TEOFIL MILENKOVIC è uno dei violinisti attualmente più apprezzati, vincitore di 39 primi premi in vari concorsi nazionali e internazionali, con all’attivo oltre seicento concerti tenuti in tutto il mondo. È descritto dalla stampa italiana e internazionale come un fenomeno rarissimo, sia per la sua musicalità e bravura tecnica, sia per il temperamento particolare e trascinante delle sue esibizioni.
Pieve di Santa Maria Annunziata di Castoia
Nota con il toponimo di Castoia, quella di S. Maria Annunziata è una delle più belle pievi della Carnia. Nel luogo in cui sorge, si ricordano tre edifici religiosi: S. Stefano (VI secolo), S. Michele (VII secolo) e S. Maria (IX-X secolo). I più antichi verranno distrutti dopo il terremoto del 1700, la più recente sarà trasformata nell’attuale pieve.
All’interno diversi capolavori: la pala della Madonna degli Angeli opera del pittore carnico Nicola Grassi (1741, altare maggiore), il battistero con vasca in pietra del XIV secolo e la statua lignea dell’Assunta realizzata da F. Demetz (1912). Da visitare l’ antico cimitero e la Maina affrescata da Gianfrancesco da Tolmezzo alla fine del XV secolo.
Fotografia di Ulderica Da Pozzo